"Augusto Piccoli rimase in silenzio. Poi alzò lo sguardo, improvvisamente deciso.
– Voglio la Scusa – disse.
– Voglio il servizio che mi permetta di smettere di preoccuparmi, di dover andare, fare, vedere, parlare, amare. Voglio la Scusa che mi dia la serenità di non dover più niente a nessuno – disse Augusto guardando fisso il Consulente.
– Neanche a me stesso.
E poi tacque."